Proclami

Decalogo dell’attore

1. La realtà è ostile alle nostre idee.
2. Proclamare il nostro stato di inferiorità.
3. Parlare la propria lingua.
4. Conoscere gli abissi.
5. L’uomo contro il destino.
6. Il grido di una vita nascosta.
7. Diritto alla passionalità.
8. Coscienti del rischio della vita.
9. Perdersi senza un motivo apparente.
10. Il piacere di mostrarsi.

Alfonso Santagata

Vogliamo metterci a disposizione di questa società per combattere il male…Stop
Vogliamo sacrificarci per salvare l’umanità…Stop
Molti uomini hanno perso la ragione, il male imperversa, sta prendendo il sopravvento; bisogna riportare gli uomini alla ragione…Stop
Il precipizio è alle porte. Tutti i giorni vogliono scarpe nuove, la loro meta è il piacere, la perdizione.
Bisogna ricondurli sulla retta via…Stop
Il loro cuore è diventato una macchina senza sentimenti, batte come un motore diesel…
Non si riconoscono fra uomini… le scimmie stanno prendendo il sopravvento… non ci guardano più negli occhi; l’unica cosa che sanno fare è odiarsi…Stop

Alfonso Santagata


Guai a te che devasti e non sei devastato,
che saccheggi e non sei saccheggiato;
sarai devastato quando avrai finito di devastare;
ti saccheggeranno quando avrai finito di saccheggiare

Il Signore mi ha dato una lingua da iniziati
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola.
Io ho offerto il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi –
Jahweh mi assiste –
Per questo rendo la mia faccia dura come una pietra.

Isaia


Polaroid 18.03.2002
Ci sono certe notti che non sai per quale motivo ti senti in stato di allerta, uno stato confuso alterato che non ti da pace e crea al tuo corpo un malessere: il sangue si fa amaro e non fluisce bene la testa è debole annebbiata disposta a qualsiasi caduta; queste sono le notti giuste per abbandonarsi e tendere l’orecchio-

Qualcuno mi chiamava Nessuno e inveiva contro di me urlando –

Nessuno! Nessuno! Il tuo cavallo è finto, lì tuo cavallo non beve, non mangia, non suda.
Nessuno! il tuo cavallo è vuoto, non ha intestini io darò fuoco al tuo cavallo –

Poi continuava a delirare come se se tutto il mondo lo stesse a sentire
Quante battaglie ho fatto
Quante battaglie ho vinto
Quante battaglie ho perso
Quanti uomini ho salvato
Quanti uomini mi hanno salvato
La sua voce arrivava da lontano possente poi di colpo ci fu un silenzio ebbi paura dimenticando assolutamente il mio malessere l’unica cosa che volevo fare era quella dì sdraiarmi e chiudere gli occhi.
L’ho fatto sono sprofondato nel sonno Quella voce è tornata ma questa volta dolce come se mi raccontasse qualcosa per farmi addormentare come si fa con i bambini –
Nessuno, Nessuno, io volevo diventare un grande cavaliere ma qualcuno me lo l’ha proibito, ma io non ho mai smesso di cavalcare ho continuato a cavalcare,
Ho cavalcato nei corridoi
Ho cavalcato negli ascensori e urlavo nessuno mi fermerà, nessuno mi fermerà.
Qualcuno mi ha fermato ma io ho continuato a cavalcare dentro celle illuminate a giorno, giorno e notte
Io con il mio cavallo nuotavo, il mio cavallo sfiorava l’acqua meglio dei delfini.
Io con il mio cavallo una volta molto tempo fa, ho attraversato tutta la terra da cima in fondo passando nei posti più bui e misteriosi seminando giustizia, Una volta molto tempo fa.
Quanto cielo avevo qua sotto le ciglia negli occhi, dietro davanti tanto di quel cielo che la testa mi girava era un immenso prodigio –
Mi sono svegliato al mattino ero ancora vestito, il mio sangue fluiva bene, la mia testa leggera il mio orecchio era teso nella speranza che qualcuno chiamasse ancora una volta Nessuno –

Alfonso Santagata